INFORMAZIONE


LE VALVOLE TERMOSTATICHE



Che cosa è una valvola termostatica? Una valvola termostatica, è come un termostato ambiente in grado di variare automaticamente l’afflusso di acqua calda ai radiatori, in base alla reale necessità di calore nella stanza. Di fatto, mantiene costante in ogni locale la temperatura da te desiderata...




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RIPOSO E DISTURBO OCCUPAZIONI



Non sempre è possibile chiedere l’intervento delle forze dell’ordine quando i vicini sono rumorosi, anzi, sono più le volte in cui le autorità pubbliche non hanno poteri di intervenire rispetto a quelle in cui li hanno; infatti Carabinieri e Polizia possono intervenire solo nel caso in cui il comportamento del vicino molesto integri un’ipotesi di reato, il che comporta la necessità di capire quando il rumore provocato dal vicino sia tale da fare scattare il penale e quando, invece, rientri nell’orbita dell’illecito civile...

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ACQUA


Durante la pulizia dei denti, delle mani o durante la doccia, tenere il rubinetto aperto solamente quando necessario, evitando di far scorrere inutilmente l’acqua.

Utilizzando i miscelatori d’aria, applicabili con un costo contenuto ai rubinetti come alla doccia, è possibile disporre della stessa pressione con un consumo idrico ridotto del 30%

Durante la pulizia dei denti, delle mani o durante la doccia, tenere il rubinetto aperto solamente quando necessario, evitando di far scorrere inutilmente l’acqua.

Utilizzando i miscelatori d’aria, applicabili con un costo contenuto ai rubinetti come alla doccia, è possibile disporre della stessa pressione con un consumo idrico ridotto del 30%.

Lo sciacquone del water ha in genere un consumo idrico stimato in circa 10 litri che va pertanto molto spesso oltre l’effettivo utilizzo; una soluzione comoda per evitare di sprecare acqua è il doppio pulsante di scarico, così da poter far scorrere di volta in volta solo la quantità d’acqua necessaria.

Prediligere la doccia al bagno, in media per riempire una vasca occorre un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia.

Mantenere aperto il rubinetto solo per il tempo necessario e su una posizione intermedia.

Quando si porta a bollore l’acqua per preparare ad esempio un tè, è opportuno evitare di riempire troppo il contenitore causando un maggiore consumo di gas.

Acquistate elettrodomestici di classe A+ progettati per ridurre il consumo di acqua. Il prezzo d’acquisto forse sarà più alto ma il vantaggio in termini di risparmio energetico e durata ripagherà nel tempo la cifra spesa.

Effettuate i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e pulite periodicamente il filtro dell’elettrodomestico. Occhio anche alla quantità di detersivo utilizzato: lavatrici e lavastoviglie di buona qualità funzionano perfettamente anche solo con la metà della dose indicata nelle confezioni. Evitate inoltre i lavaggi a temperature molto elevate: ad esempio, per quanto riguarda i capi da lavare in lavatrice, le temperature intorno ai 50-60 gradi sono più che sufficienti e fanno durare di più i tessuti.

Lavate frutta e verdura in una bacinella e usate l’acqua corrente solo per il risciacquo.

Innaffiate le piante di sera: dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente.

Provvedete a una corretta manutenzione: un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri.

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ELETTRODOMESTICI


Approvate in sede europea le nuove etichette energetiche per gli elettrodomestici sono diventate in poco tempo una realtà vincolante per produttori e importatori, aiutando il consumatore a comprendere meglio i consumi e le capacità degli elettrodomestici più evoluti rispetto ad altri ed introducendo alcune categorie supplementari per l’efficienza energetica, pertanto al momento dell’acquisto di un elettrodomestico sarà bene valutare attentamente quanto riportato sull’etichetta confrontandolo con gli altri apparecchi in vendita; già sulla base di questa prima verifica è possibile ottenere un futuro risparmio in termini di consumi energetici.

Esaminiamo meglio le nuove etichette, in particolare quelle associate ai frigoriferi. Questo particolare tipo di elettrodomestico dispone di due diverse etichette, a seconda della tecnologia che è alla base del suo funzionamento; vi sono 7 classi per i frigoriferi con raffreddamento a compressione e 10 classi per gli altri ad assorbimento che dispongono di una classificazione più ampia per via dei loro consumi che sono generalmente più elevati.

In entrambi i casi la misurazione parte da un massimo auspicabile equivalente alla casella di colore verde scuro con riportata la dicitura A+++, ma che terminerà per i prodotti a 7 classi ,quelli a compressione, alla casella do colore rosso scuro riportante la lettera D, mentre per quelli a 10 classi, quelli ad assorbimento, il riferimento sarà indicato con la lettera G. Nell’etichetta sotto alla gradazione cromatica sono presenti quattro riquadri indicanti rispettivamente, dall’alto in basso e da sinistra a destra: il consumo annuo espresso in kWh dell’elettrodomestico; la capacità in litri di tutti gli scomparti di conservazione; la capacità in litri della sezione del congelatore e la misurazione della rumorosità espressa in decibel.

Decisamente più dettagliate sono invece le etichette per lavatrici, dove sono prese in considerazione molte più variabili. Nello specifico la scala cromatica è la solita che va dal verde scuro per i più efficienti al rosso scuro di quelli con consumi maggiori. I valori di misurazione sono 7 e vanno dalla A+++ alla D, mentre sei sono i riquadri informativi, a cominciare dal consumo energetico annuo, sempre espresso in kWh. Gli altri cinque indicatori sono: il consumo annuo di litri d’acqua; la capacità di carico espressa in chilogrammi, l’efficienza di centrifuga; i valori di rumorosità espressi in decibel e misurati per il lavaggio a pieno o a mezzo carico. Tutti i dati sono ricavati da un set di cicli di lavaggio svolto con programma “cotone” a 40 °o 60°, a pieno o mezzo carico.

Cinque sono invece i riquadri con cui viene completata l’etichetta di efficienza energetica delle lavastoviglie; anche in questo caso la scala ha 7 posizioni ed è costante anche il primo dettaglio riferito al consumo in kWh. Cambiano invece le altre specifiche, in primo luogo con riferimento al consumo annuo di acqua che non viene più espresso in litri né in cicli. Gli altri valori esprimono la classe di efficienza di asciugatura, il carico massimo espresso in coperti e la rumorosità, indicata come sempre in decibel. I consumi energetici sono ricavati da un ciclo di lavaggi con stoviglie mediamente sporche e in numero pari a quello di coperti dichiarati nell’etichetta. Come per le lavatrici, non è più indicato il livello di efficienza di lavaggio che deve, per legge, essere di classe A

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LE VALVOLE TERMOSTATICHE




Che cosa è una valvola termostatica?
Una valvola termostatica, è come un termostato ambiente in grado di variare automaticamente l’afflusso di acqua calda ai radiatori, in base alla reale necessità di calore nella stanza. Di fatto, mantiene costante in ogni locale la temperatura da te desiderata.

La valvola termostatica è l’elemento che esegue la termoregolazione e si installa sul termosifone. Mantiene costante la temperatura del locale regolando (aumentando o diminuendo) la quantità di acqua calda che passa nel radiatore in funzione della temperatura ambiente impostata con la manopola di regolazione.

È sufficiente ruotare la manopola per posizionarla sul numero desiderato.

Come si regola?
Sulla testa termostatica sono presenti dei numeri corrispondenti a determinati valori in °C.
Basta ruotare la testa per impostare il valore desiderato per ogni singola stanza.
(scala valori nel foglietto istruzioni).

Regolazione



In caso di lunghi periodi di assenza durante il periodo invernale la testa termostatica può essere impostata sulla posizione antigelo ❄ corrispondente ad una temperatura ambiente non inferiore a ~7°C.
Durante il periodo estivo invece è consigliabile regolare la testa termostatica nella posizione 5, ovvero con valvola tutta aperta; è consigliabile aprire completamente la testa termostatica (temperatura massima) a fine stagione per evitare il deposito di particelle di sporco nella sede della valvola.
Una regolazione “fine” tramite le valvole termostatiche permette di adattare la temperatura ai bisogni effettivi del locale; così facendo potrete realizzare economie di combustibile non trascurabili (riducendo di 1°C la temperatura dell'appartamento, si ottiene una economia di combustibile dell'ordine del 6%).



Come funziona una valvola termostatica?
La valvola termostatica rileva le variazioni di temperatura ambiente e regola conseguentemente il flusso di acqua calda che arriva al radiatore, al fine di mantenere costante il clima in casa secondo il valore impostato sulla testa termostatica.
La valvola termostatica infatti riesce a sfruttare tutte le fonti gratuite di calore presenti nella stanza oltre al termosifone (ferro da stiro, fornelli, elettrodomestici vari, finestre soleggiate e, persino il calore emanato da corpi umani).
Ogni volta che c’è del calore in eccesso essa ne chiede meno all’impianto di riscaldamento, che entra in funzione solo come e quando serve. Si tagliano così sprechi di energia e costi.
Le valvole termostatiche reagiscono automaticamente alle variazioni della temperatura ambiente, aprendo o chiudendo l'afflusso d'acqua calda dai radiatori; quindi, a finestra aperta, l'afflusso d'acqua è massimo; assicuratevi, in tal caso, di chiudere le valvole.

Se il radiatore è metà caldo e metà freddo la testa termostatica sta lavorando correttamente?
SI se il radiatore in alcune parti sembra essere freddo (non è un segnale di malfunzionamento) vuol dire che la valvola termostatica sta lavorando bene facendo affluire la giusta quantità di acqua calda al termosifone.
Raggiunta la temperatura desiderata, nell’ambiente in cui è installato il calorifero, il flusso dell’acqua calda si interrompe automaticamente.
L’interruzione del flusso di acqua calda sarà tanto più lunga quanto più l’ambiente non sarà raffreddato da agenti esterni, come per esempio l’aria che entra dalle finestre tenute aperte per troppo tempo.
Il calorifero, raggiunta la temperatura , incomincerà a raffreddarsi nella parte inferiore e risulterà quindi più caldo nella parte superiore e meno caldo in quella inferiore.

Perché in alcuni casi non si raggiunge la temperatura ambiente scelta e impostata sulla testa termostatica?
In alcune occasioni il radiatore si trova ad essere coperto da copriradiatori, pesanti tendaggi o semplicemente in posizioni non ottimali, è per questo che esistono regolatori termostatici che permettono di rilevare la temperatura in una posizione diversa da quella in cui si trova il radiatore ottenendo una corretta regolazione della temperatura nell’ambiente. NO, pur essendo molto flessibile deve pur sempre rispondere alle leggi della fisica e dei fluidi e perciò deve essere montata in posizione orizzontale al fine di rilevare correttamente la temperatura.

Le valvole termostatiche sono rumorose?
NO, se installate correttamente sono apparecchi molto silenziosi visto che non contengono organi di movimento (tipo ingranaggi) che causano rumori.

Perché le valvole termostatiche a volte “fischiano”?
Questo fenomeno si genera quando la pressione differenziale aumenta oltre un valore limite.
Secondo il VDMA (Norme tecniche dell’Associazione Tedesca fra le Industrie Meccaniche per la progettazione ed il bilanciamento di impianti di riscaldamento con radiatori corredati di valvole termostatiche) questo limite è 0,2 bar.
Questo fenomeno è causato da una cattiva regolazione a monte dell’impianto.
Per ovviare a questo problema, dopo aver correttamente tarato l’impianto ed i singoli radiatori per mezzo di valvole di bilanciamento e detentori, si possono prevedere dispositivi autoregolanti che installato a monte di un gruppo di valvole (colonna montante di distribuzione) permette di tarare la pressione differenziale richiesta e mantenerla sempre uguale anche se la maggior parte delle valvole nell’impianto si sono chiuse.

Ma la testa termostatica ha bisogno di energia elettrica per funzionare?
NO è un meccanismo autonomo che non necessita di nessuna energia esterna per funzionare, basta montarla sulla valvola e lei comincia a lavorare. Posso montare la testa termostatica sul ritorno del radiatore? NO, a meno che non si disponga di una valvola a flusso contrario. Montando una normale valvola termostatica sul ritorno si rischia che la regolazione della temperatura non sia corretta perché il flusso dell’acqua potrebbe creare delle spinte indesiderate sull’otturatore portandolo alla chiusura quando non è necessario o rendendo rumorosa la valvola. Le valvole termostatiche sono obbligatorie? SI, La legge n. 10/91 ed il Dlgs N. 192/05 hanno reso obbligatoria l’installazione delle valvole termostatiche negli alloggi di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni degli impianti termici, comprendendo il caso di trasformazione totale dell’impianto centralizzato in impianti autonomi. Perché si sfiatano i radiatori? L'acqua immessa nell'impianto al primo riempimento contiene una parte di ossigeno che, una volta a riposo all'interno del radiatore, si separa dall'acqua. Dove c'è aria il radiatore non si riscalda, perciò si tratta di farla uscire manovrando la valvolina di sfiato, durante il funzionamento dell'impianto stesso.




RIPOSO E DISTURBO OCCUPAZIONI




Quando scatta il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo?

Non sempre è possibile chiedere l’intervento delle forze dell’ordine quando i vicini sono rumorosi, anzi, sono più le volte in cui le autorità pubbliche non hanno poteri di intervenire rispetto a quelle in cui li hanno; infatti Carabinieri e Polizia possono intervenire solo nel caso in cui il comportamento del vicino molesto integri un’ipotesi di reato, il che comporta la necessità di capire quando il rumore provocato dal vicino sia tale da fare scattare il penale e quando, invece, rientri nell’orbita dell’illecito civile.
La Cassazione peraltro lo ha chiarito con la sentenza numero 25424 del 20-06-2016 stabilendo che per far scattare il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo siano necessari due presupposti:
- che il rumore superi la normale tollerabilità;
- che il rumore sia in grado di provocare disturbo ad un numero indeterminato di persone e non solo ad una ristretta cerchia di famiglie.
L’elemento che viene a differenziare l’illecito amministrativo dall’illecito penale è costituito dalla “concreta idoneità della condotta rumorosa a porre in pericolo il bene della pubblica tranquillità”, pertanto scatterà l’illecito amministrativo quando saranno superati semplicemente i limiti numerici di intensità rumorosa, mentre scatterà l’illecito penale quando il frastuono andrà a superarli in maniera elevata o nel caso in cui si dovesse registrare la violazione delle prescrizioni legali che disciplinano i mestieri rumorosi.

Come comportarsi allora quando il vicino disturba? Se veramente si è stufi di subire il disturbo provocato dal vicino, salvo il caso in cui si rientri espressamente nell’ipotesi di reato penale, laddove pertanto sarà possibile richiedere l’intervento delle autorità pubbliche, non resta che rivolgersi ad un legale intimando al vicino di cessare nel disturbo e, se del caso come visto sopra, chiedendo anche il risarcimento del danno subito.

L’amministratore di condominio non interverrà, pertanto, in quei casi in cui un vicino si lamenta dell’altro in quanto dovrebbe basarsi unicamente su quanto segnalato dal singolo bensì, in presenza segnalazioni scritte provenienti da più condomini, provvederà a presentare un esposto alla pubblica autorità.